L'american breakfast dell'emigrante

La prima cosa che ho pensato quando ho scoperto chi fosse la vincitrice dell'MTC di settembre 
(e questa volta potevo scommetterci che avrebbe vinto lei!) ho pensato: "Questa la conosco!"
...pensa che ti ripensa ci sono arrivata: il crumble salato di fichi e noci
L'inizio del blog, la prima vittoria, la prima blogger conosciuta (Sabina Fiorentini)... tanti piccoli frammenti. E' lei, la Cornali (come a scuola: mi suona meglio!), che mi affascina per la sua scelta di esser partita, che spesso riporto come esempio a mio marito: "Guarda: vedi che dobbiamo andare via anche noi??" 
E quale ricetta poteva scegliere una che chiama il proprio blog La valigia sul letto?? 
Un colazione straniera...ovviamente! Conosciuta la ricetta un attimo, o meglio, qualche giorno di smarrimento: troppe cose tutte insieme..un filo conduttore che faccia avere un senso al tutto: 
"E ora che faccio?" 
Poi qualcosa ha preso forma ed è quello che vi propongo oggi. Visto che mi diverte spiegare cosa c'è dietro parto subito...che tanto son rapida e concisa.
I miei bisnonni emigrarono dalla Sicilia verso il Paraguay per poi fermarsi in Texas...forse. 
Perché forse? Perché mio nonno, pur riscattandosi alla grande una volta rientrato in Italia, non ha mai accettato il proprio passato e non ne faceva parola...purtroppo non ne so nulla. 
Non posso che ammirare il coraggio di chi fece quella scelta a suo tempo: senza sapere dove si andava, cosa ti aspettava...senza tv, senza internet...un vero e proprio salto nel buio. 
In questa sfida (l'MTC ti fa viaggiare: in tanti sensi!) ho cercato di ricreare la colazione della bisnonna Santuzza (pare si chiamasse sul serio così) abituata al suo pane ammollato nel latte (la colazione degli italiani, o no?), ai suoi pistacchi e alle sue arance che si ritrova sperduta in Texas con le uova e la pancetta per colazione. Come pane ho scelto il Pan del Campo, il pane dei cowboy cotto sulle braci dei fuochi degli accampamenti, la pancetta l'ho sbriciolata...perchè ogni volta ho difficoltà a mangiare quel pezzo tutto rigido...sulla salsa ho lasciato correre e scelto la classica olandese. 
E da bere? Caffè...caffè americano: sarà semplice, ma mi sembrava l'abbinamento migliore! 
Buon giorno Cri



Pan de campo:

600g di farina di grano tenero 0 (4 cups)
14 g di polvere lievitante istantanea (5 tsp)
1 cucchiaino di sale (2 tsp)
110 g di burro (1/2 cup)
360 ml di latte (1 e 1/2 cup)

Unire il lievito e il sale alla farina. Iniziare a lavorare con il burro a temperatura ambiente fino a quando non si ottiene un composto sbriciolato. Iniziare ad aggiungere il latte a filo e continuare ad impastare fino ad ottenere un composto elastico ed omogeneo.
Coprire con una ciotola e far riposare per circa 30 minuti. Dividere l'impasto in panetti da circa 70 g.
Ho ovviato alla mancanza di brace utilizzando una cocotte in ghisa che ho prima messo in forno a 
250 °C per circa 20 minuti. Trascorso il tempo ho trasferito sul fondo della cocotte i panetti, ho richiuso il coperchio e messo in forno per circa 25 minuti abbassando la temperatura a 220°C.

Uovo in camicia

Per quanto riguarda l'uovo ho provato il metodo di Roberta e ha funzionato. Normalmente utilizzavo l'acqua con l'aceto...non so se il sapore in effetti venga alterato o meno dall'aceto: mangerò altre due uova e testerò!

Copio pari pari Roberta: "In una casseruola da 24 cm di diametro, versate circa 5 cm di acqua e scaldate a fuoco medio fino alla comparsa delle bollicine sul fondo e sui bordi della pentola.
Rompete le uova in ciotoline separate, un uovo per ogni ciotola, eliminando quelli con il tuorlo rotto.
Versate delicatamente le uova, una alla volta, sulla superficie dell'acqua, lasciando che vadano dolcemente a fondo. Lasciate abbondante spazio tra un uovo e l'altro, cuocendone non piu' di tre o quattro alla volta. Lasciatele cuocere indisturbate per 3 o 4 minuti, usando una spatola di gomma per staccare delicatamente le uova dal fondo della pentola, se fosse necessario. 
Con un mestolo forato togliete le uova dall'acqua, una alla volta, scolandole molto bene e se dovete servirle subito, tamponate il fondo del mestolo con un pezzo di carta da cucina per assorbire tutta l'acqua in eccesso.  Potete conservarle in frigorifero fino a 3 ore, avendo l'accortezza di deporle su un piatto coperto di carta da forno. Al momento di servirle, bastera' scaldarle per  35 o 40 secondi in acqua in leggera ebollizione".



Salsa olandese

4 tuorli
succo e scorza di 1/2 limone
1 pizzico di sale
120 g di burro fuso 

In una ciotola di acciaio sbattere energicamente i tuorli col succo di limone e il sale (l'avambraccio dx ringrazia!). Porre la ciotola sopra una pentola con acqua leggermente in ebollizione facendo attenzione che la ciotola con le uova non tocchi l'acqua. Aggiungere il burro fuso a filo fino a quando la salsa non si sarà rappresa. Aggiustare di sale e pepe ed aggiungere la scorza grattugiata del limone.



Dolce di pane e latte

3 fette di pane raffermo ammollate nel latte
una manciata di uvetta sultanina rinvenuta in acqua tiepida
una manciata di pistacchi sgusciati
40 g di zucchero di canna
scorza grattugiata di un'arancia

Frullare il pane ammollato insieme allo zucchero. Aggiungere l'uvetta, i pistacchi e la scorza d'arancia.
Trasferire in uno stampo d'alluminio e mettere a cuocere a bagnomaria in forno a 180°C per circa 25 minuti.



Composizione del piatto

Ho servito l'uovo in camicia sul pan de campo, spolverizzandolo con della pancetta arrotolata fatta abbrustolire e poi tritata. Il tutto condito con la salsa olandese. 
Il tortino di pane l'ho accompagnato a della marmellata d'arance amara (30% di zucchero 70% di frutta).
Per il caffè americano ho utilizzato una miscela bar 100% arabica tostato.

Pfiuuuu...finito!!




Con questa ricetta partecipo all'MTC di ottobre



Commenti

  1. lo mi ripeto in ogni post, questo mtc è una continua scoperta, chi descrive ricordi dell'infanzia, chi viaggi di nozze, chi come me è in panico per il l'odore di bacon al mattino, ma ogni post è affascinante, come la tua proposta.
    Baci.

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    1. ...purtroppo sono una frana: mi riprometto ogni volta di leggere tutti i post della sfida e poi me ne perdo sempre tanti: ma oltre al blog tra me e il computer non scorre buon sangue! Ma sono pienamente d'accordo con te...un bacio grazie cri

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  2. Scusa Cristiana, le ricette le ho lette con la vista un po' annebbiata dalle lacrime, quindi tornero' dopo a rileggermele per bene, Pero' volevo dirti, sull'onda dell'emozione suscitata dal tuo post sulla bisnonna Santuzza, nome che trovo bellissimo!, che anche i miei bisnonni sono emigrati dalla Pianura Padana al Brasile e mia nonna paterna e' nata la', nell'entroterra di San Paolo che allora era solo un villaggio circondato da fitte foreste...ricordo ancora qualcuno dei suoi racconti ed e' da tanto che medito di scriverne...Per ora ti ringrazio infinitamente, poi tornero' con un po' piu' di lucidita' a godermi le tue meraviglie....

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    1. Nooo: non volevo farti commuovere! Se hai la fortuna di avere dei racconti trascrivili: per i tuoi figli e per i tuoi nipoti... per me sarebbero un vero dono! un bacio

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  3. In questa ricetta riconosco totalmente il tuo stile! :)

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  4. fantastico il tuo ovetto, molto fotogenico!
    peccato che tuo nonno non avesse voglia di raccontare, chissà che avventure.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. nonsono per le colazione all'americana...
    però la mia salsa olandese è leggendaria....
    il tuo uovo mi sembra perfetto

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    1. ..beh: allora aspetto una tua versione!

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  7. Cristiana, ho letto di tuo nonno nel Texas, della nonna Santuzza, del tuo pane.... ma ci credi che mi piace un sacco l'ultima foto??? anche nel macello.... ci vedo del bello a casa tua :D, baci Flavia

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    1. Mi divertiva con tutti quegli ovetti nei piattini...pensa che invece di tutta la casa potrei avere solo la cucina ed essere felice: stiamo sempre lì!

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  8. Che scelte coraggiose e come hai ragione, avrei paura che ho telefono, pc, internet a 7 Mb... e loro partivano, al buio, non avevano nulla o meglio, come diceva mia nonna avevano solo gli occhi per piangere e piangevano tanto. Una colazione che la bisnonna Santuzza mangerebbe con gioia, vedendo quanto la ricordi con amore, complimenti

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    1. Sono una che dice sempre che vorrebbe andarsene...ma poi tra il dire e il fare...si: ci vuole un sacco di coraggio!

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  9. una gran bella versione di questa colazione, le scelte coraggiose però premiano

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  10. ok mi è venuta fame! Splendida presentazione, immagino il gusto! Passa da me, dai un'occhiata al mio blog. Kiss
    http://andreaswag.com/

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  11. brava! anch'io ho dato oggi ma devo trovare il tempo di postare....intanto c'è una sorpresina per te....:-)
    baci
    cris

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    1. Quasi più tempo per il post che per cucinare! In bocca al lupo!

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  12. Una signora colazione, complimenti! Quel uovo ha una cottura perfetta ed è la cosa che ti fa rimanere incantato!!!

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    1. Ciao Any: che bello rivederti...sono una frana nelle visite e mi dispiace un sacco, passo presto a farti un saluto!

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  13. Mamma mia... una botta di energia...!!! Lo zio del mio papà emigrò in America, due volte, poi ha deciso che la Romagna era meglio degli spazi sconfinati d'oltreoceano.... Ti bascio cara...
    Com'è andata la festa?

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    1. Beh ci vuole coraggio anche a tornare indietro!! La festa bene...poi ti racconto in privato, che non si sa mai!

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  14. sono più per pane e marmellata (lo saprai bene).. ma la tua colazione mi sembra davvero gustosa
    ed energetica!! un bacione, Valeria

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    1. Anch'io appoggio pane e marmellata...ma ogni tanto "se pò fà"!!!

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  15. bellissimo post e la bisnonna Santuzza ha tutta mia simpatia....a quei tempi doveva essere davvero un salto verso l'ignoto..erano forti e coraggiosi...a lei sarebbe piaciuta tantissimo sono sicura come è piaciuta a me del resto...il pan di campo mi incuriosisce e questo è il bello dell'Mtc si conoscono sempre cose nuove

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    1. Grazie...se hai tempo prova a fare il pan de campo: i bimbi ne sono stati entusiasti (sono loro i miei giudici più severi!) Un bacio cri

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  16. Che bella questa versione-tributo ai tuoi avi! =) Molto toccante e sicuramente deliziosa!
    Mariangela

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  17. La tua colazione è un misto di tradizione familiare e americana bellissimo; personale, ricercata ma accogliente. Meraviglioso post!
    Io penso spesso che sono partita sapendo già come arrivare, dove, vedendo su internet le foto della città (poco, perchè volevo lasciarmi stupire) e chi è partito 100 o 50 anni fa ha fatto un vero salto nel buio. Quello sì che è coraggio! E il tuo omaggio ai bisnonni emigranti rende perfettamente onore a queste persone :)

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    1. Grazie...a volte penso che mi piacerebbe partire in luoghi ancora poco conosciuti, che non è detto siano all'altro capo del mondo...a volte ci sono sorprese dimenticate dietro l'angolo...un abbraccio cri

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  18. quello che si perde, in tutto questo straparlare di emigrazione, piegando spesso a fini ideologici o - peggio ancora-personali, un argomento così complesso e così delicato come questo, è il dramma della dignità delle persone. Quando sono stata ad Ellis Island, che vorrebbe essere un monumento alla civiltà degli USA, mi si stringeva il cuore, al pensiero di come dovessero sentirsi tutti quei migranti, costretti a subire procedure necessarie, per carità, ma che segnano uno stacco netto dalla persona che eri stata e da quella che, volente o nolente, stavi diventando. Capisco il silenzio di tuo nonno, perchè credo di intuire quanta sofferenza non fosse pronto ad affrontare. E ringrazio te, per aver condiviso un ricordo così intimo che arricchisce di sfumature nuove la sfida di questo mese, rendendola sempre più un tranche de vie, intenso e profondo.
    e la tua colazione lo conferma. ma questo, lo sapevamo già :-)
    Grazie davvero

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  19. Adoro queste colazioni abbbbondanti!!!...che trasudano di gusto!!! Bello sapere le origini dei propri avi....
    Un abbracciotto

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    1. Trasudano di gusto e anche di altro purtroppo!! Altrimenti tutti i giorni! Grazie un bacio cri

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  20. Complimenti per il blog ;-)

    http://coccinellecreative.blogspot.it/

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  21. La tua bisnonna persa in Texas mi fa venire in mente un sacco di storie...mi hai ispirato con la tua colazione Cri! Un bacione!

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    1. Da te che sai scrivere mi aspetto un bel racconto...chissà! Un bacio cri

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  22. Devo dirti che quel tuorlo colante che sguscia dalla sua custodia appetisce proprio! Belle anche le foto!

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    1. Ciao! Grande...da laureata in lettere (questo a dimostrazione della mia eterna ignoranza) ho scoperto la declinazione di "appetire"...e mio marito che non manca mai di sottolinearla: "Certo che esiste...ma non ti preoccupare non è così grave che tu non lo sappia!"...invece è gravissimo e ti ringrazio per questo dono! Un bacio cri

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  23. Anonimo10/23/2013

    Cristiana la tua ricetta é breath taking, meravigliosa.
    Non c'é una cosa dico una che non mangerei, molti gli ingredienti che amo di più.
    Dal tuo blog son già passata grazie a recipe-tionist e mi piace molto.
    In bocca al lupo per il MTC Challenge, secondo me hai delle buonissime chance di vincere pure questo challenge ;)
    Buona serata
    Lou

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    1. Grazie...fa proprio piacere sentire tutti questi complimenti, ti mettono in pace col mondo! Un abbraccio cri

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  24. Io aggiungo solo che le torte di pane sono tra i miei cibi preferiti, questa tua, semplice e profumata all'arancia la trovo perfetta da accostare all'uovo alla benedict che, detto tra noi, ti e' venuto una meraviglia!! Grazie ancora Cristiana!

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    1. Grazie Cornali! La prossima volta non ti faccio neanche inumidire gli occhi!! Un bacio cri

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  25. Ecco che trovo un'altra affinità: l'idea della colazione di chi *parte* per andar lontano.
    Sarà che Roberta ha influenzato con la sua storia la nostra fantasia, sarà che ultimamente molti Italiani vanno a cercar fortuna altrove, fatto sta che sembra quasi essere un legame che abbiamo sentito in molti.
    La tua colazione è perfetta, le foto pure, ed il tortino di pane fa pensare a *quel* riciclo fatto di rispetto per il cibo che solo chi ha dovuto conquistarsi il famoso *posto al sole* ci può avere insegnato.
    Bella esecuzione, come sempre :-)
    Nora

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  26. Che peccato, le storie dei nostri avi perse nel passato... Quante cose avrei desiderato sapere dei miei nonni e dei miei bisnonni e della loro vita, soprattutto adesso che non ci sono ormai più da un po' di tempo. E capisco te a maggior ragione perchè i tuoi hanno fatto una scelta di vita così forte (soprattutto a quei tempi), chissà che esperienze devono aver vissuto! La tua colazione mi piace, perchè oltre ad esser sicuramente molto buona, ha cercato di ricostruire dei ricordi che non ci sono.

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  27. Che bella la storia dei tuoi nonni; purtroppo oggi ci dimentichiamo del nostro passato e respingiamo la povera gente che arriva da noi in cerca di una vita migliore.
    Molto buono il tuo breakfast dell'emigrante, con l'ultima foto che dà un'idea della complessità preparazione. *_^

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  28. Quanta dolcezza, quanto amore e quanta nostalgia nel racconto dei nonni e di un pezzetto di storia familiare che purtroppo ignoriamo ed è andato perso per sempre! La nostalgia pervade anche questa magnifica colazione, a loro chiaramente ispirata e dedicata, che fa venire voglia di replicarla pari pari.
    Fantastica Cri!

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